ASPORTAZIONE TUMORI CUTANEI E TESSUTI MOLLI CON RIPARAZIONE IMMEDIATA

I tumori cutanei rappresentano una larga fetta fra le patologie più diffuse a livello della pelle. La continua esposizione al sole per molte categorie di lavoratori o per soggetti a carnagione chiara, rappresenta un rischio molto significativo per sviluppare una neoplasia cutanea. Il trattamento che offre le migliori garanzie di guarigione e garantisce una possibilità diagnostica istopatologica della lesione è senza dubbio la chirurgia escissionale. L’asportazione con larghi margini di sicurezza di cute sana, un esatto esame istologico e una serie di controlli a distanza di tempo garantiscono una riduzione notevole delle recidive. In base alla sede la chirurgia dovrà tener conto anche di un aspetto estetico importante quando si tratta di lesioni poste sul viso o parti corporee di facile visibilità. Ecco che allora bisognerà procedere con esperienza e perizia per rendere meno visibili le cicatrici, soprattutto sul viso, mascherandole in modo che siano il meno visibili. La possibilità in questo caso è amplificata dalla buona conoscenza delle tecniche di copertura o ricostruzione con lembi, cutanei, fascio cutanei o miofasciocutanei. L’intervento si esegue nella maggior parte dei casi in anestesia locale, non richiede degenza, il paziente può tornare alla vita sociale in tempi brevissimi.

ASPORTAZIONE MAMMARIA E RICOSTRUZIONE IMMEDIATA

È ormai acclarato che la ricostruzione della mammella, quando possibile, costituisce parte fondamentale nel percorso di cura del tumore al seno. La mastectomia (asportazione completa della mammella) è vissuta infatti dalla donna non come un’operazione, ma come una mutilazione. Nella stragrande maggioranza dei casi, il riacquisto della corretta immagine corporea assume un significato fondamentale affinché la donna si senta veramente guarita. La mancata ricostruzione porterebbe, inoltre, in molti casi, non solo a problemi psicologici a volte gravi, ma anche ad uno squilibrio fisico tra l’emitorace sano, cioè con il seno integro e l’emitorace mutilato (senza mammella), con conseguenti problemi posturali statici e dinamici. L’esperienza personale di oltre 30 anni nel settore oncoplastico e senologico mettono a disposizione delle pazienti un trattamento unico e difficile da ritrovare altrove, unendo nella stessa mia persona e quindi nella stessa seduta operatoria la possibilità di eseguire immediatamente una asportazione completa della mammella, prelievo del linfonodo sentinella ed eventuale asportazione radicale dei linfonodi ascellari, con contemporanea ricostruzione plastica della mammella o di entrambe o della simmetrizzazione mammaria controlaterale. Ricostruire una mammella ovviamente non vuol dire ‘ricreare‘ la ghiandola, con la funzionalità di una mammella naturale, ma creare l’aspetto esterno con caratteristiche il più possibile simili a quelle della mammella originale. Il seno può essere ricostruito con tessuto autologo, ovvero con tessuti della paziente, trasferendo porzioni di tessuto da altri distretti corporei, oppure con materiale protesico (classiche protesi mammarie). Esistono anche forme di ricostruzione miste. La scelta della tecnica dipende soprattutto dalle caratteristiche della paziente, con la quale viene discusso e personalizzato tutto l’iter chirurgico ricostruttivo sempre con dovizia di informazioni. Le nuove tecniche di mastectomia che prevedono il salvataggio della cute mammaria e in moltissimi casi anche del complesso areola capezzolo, unitamente alle nuove tecniche di ricostruzione, hanno reso molto popolare questo approccio sia per la minore invasività sia per l’altissima qualità dei risultati ottenibili. L’intervento si esegue in anestesia generale, necessita di esami preoperatori specifici e comporta una degenza ospedaliera di alcuni giorni.