ASPORTAZIONE TUMORI CUTANEI E RICOSTRUZIONE
La patologia tumorale della pelle riveste negli ultimi anni un ruolo importante per la notevole diffusione dei tumori cutanei di tipo epiteliale o melanocitico (melanomi). La localizzazione di questi tumori di dimensioni variabili colpisce entrambi i sessi e molto spesso con localizzazioni a livello del volto. La possibilità di asportazione in distretti esteticamente visibili richiede capacità tecniche e ricostruttive tali da poter mascherare il più possibile gli esiti cicatriziali. La riparazione dopo asportazione del tumore può avvenire per accostamento diretto dei lembi o mediante ricostruzione con trasposizione di pelle dalle zone attigue o in casi estremi mediante innesto di pelle prelevata in altro distretto. L’intervento si esegue in anestesia locale. Non richiede ricovero e comporta sempre la necessità di eseguire un esame istologico sulla lesione asportata.
REVISIONI DI CICATRICI
L’intervento di correzione delle cicatrici consiste fondamentalmente nella scissione della vecchia cicatrice e nel confezionamento di una nuova. L’intervento ha finalità solo migliorative e mai completamente risolutive. La cicatrice sarà sicuramente meno visibile ma non invisibile. Non esiste alcuna tecnica per cancellare definitivamente un esito cicatriziale. Particolare attenzione va riservata alle cicatrici ipertrofiche (cheloidi) che risultano essere l’esito di una risposta riparativa esagerata del nostro corpo. Un cheloide può essere migliorato non attraverso la chirurgia ma attraverso altre tecniche infiltrative o nei casi più conclamati mediante radioterapia. L’intervento si a chirurgico che infiltrativo si esegue in anestesia locale e non richiede ricovero.
ONICECTOMIA
Per onicectomia si intende quell’intervento chirurgico di asportazione totale o parziale di un’unghia. Le cause che portano a questo tipo di intervento possono essere differenti: micosi, onicogrifosi, unghia incarnita. L’intervento si esegue in anestesia locale e in base al tipo di intervento la convalescenza può essere di due o tre settimane.
CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA MAMMELLA
La chirurgia ricostruttiva della mammella, solitamente in esiti demolitivi totali, si avvale di più tecniche combinate tra loro e specifiche per ciascun caso clinico. Nel caso di mastectomia totale, asportazione completa della mammella, la chirurgia ricostruttiva prevede due tempi: in un primo tempo viene posizionato un espansore sotto-muscolare che viene progressivamente gonfiato per ottenere uno spazio dove successivamente verrà inserita una protesi; in un secondo tempo si rimuove lo stesso espansore e lo si sostituisce con una protesi del tutto simile a quelle usate nella chirurgia estetica. Ricostruzioni più complesse, nei casi di demolizione totale e trattamenti successivi radioterapici, comportano la ricostruzione con lembi fascio-miocutanei combinati a loro volta con l’uso di espansore e protesi o solo protesi. Rimodellamenti parziali o ricostruzioni complete della mammella possono essere eseguite anche con l’impiego di tessuto adiposo, quando disponibile, prelevato mediante liposuzione da un’area corporea e inserito a livello mammario sino ad ottenere il risultato desiderato. Frequentemente per ottenere un risultato soddisfacente è necessario un rimodellamento della mammella controlaterale mediante mastoplastica additiva con impianto di protesi, mastoplastica riduttiva con asportazione della ghiandola in eccesso o lifting del seno, mastopessi.
Tali interventi vengono eseguiti in anestesia generale e prevedono il ricovero di una notte.
TRATTAMENTO CHIRURGICO ULCERE CUTANEE
Le ulcere cutanee (dette anche piaghe) sono lesioni croniche della pelle spesso conseguenti a disturbi della circolazione del sangue, diabete e alcune malattie infiammatorie della pelle. La maggior parte di queste si localizza a livello degli arti inferiori (gambe e piedi) dove la circolazione del sangue è più difficile. Si manifestano con una sofferenza dello strato superficiale della pelle che non guarisce nel tempo interessando progressivamente gli strati più profondi (grasso, muscolo) sino ad arrivare ad esposizioni dell’osso. La terapia è l’insieme di trattamenti medici e chirurgici che in tempi più o meno lunghi portano alla riparazione delle lesioni.
Attraverso l’esperienza prima medica fondata su trattamenti locali differenti e combinati quali Vacum terapia, Ossigeno iperbaricoterapia, carbossi terapia si può ottenere la detersione e la rigenerazione del tessuto profondo. L’impiego poi di matrici di derma autologo o eterologo innestate sulle aree ulcerate permettono tempi di guarigione più rapidi.
L’intervento avviene in anestesia plessica del distretto interessato o in anestesia locale e generalmente prevede il ricovero di una notte.
RIMOZIONE CHIRURGICA DEI TATUAGGI
Un tatuaggio non è per sempre, o almeno, non lo deve essere per forza. Le mode cambiano, come le opinioni, gli stili di vita, le passioni e così via. La necessità di rimuovere un tatuaggio capita sempre più spesso in soccorso di persone che non vogliono più avere a che fare con quel tatuaggio fatto anni prima. L’asportazione può essere di due tipi chirurgica o con il laser. Entrambe le possibili soluzioni hanno dei limiti nelle dimensioni, colore, profondità del pigmento, dell’area interessata ma soprattutto entrambe le metodiche non garantiscono l’assoluta risoluzione del tatuaggio o residui cicatriziali più o meno evidenti. Per questo motivo chi decide di rimuovere un tatuaggio deve sempre sapere che una cicatrice è sempre possibile. Entrambe le metodiche avvengono in anestesia locale, non richiedono ricovero ed il rientro al lavoro avviene in tempi estremamente ridotti.